mercoledì 14 settembre 2011



                                 Giostra







Un treno raschia nella notte
senza fermarsi, rotaie deboli
occhi innocui, innocenti
fissano lo scorrere degli alberi.


Era più che pietra, fuori i luoghi
gli sposi di pietà
sputi sulle ruote, non si arriva.


Più che essere niente meglio polvere
code di specchi, stanze che si riflettono
sui nostri cari, sui fianchi
io chi sono ?


E vedremo nei traguardi
trafugare eroi senza alibi, influenze
senza briglie, senza fronti.


Cosa fare di noi, quale passato
scemi che guardano e credono
gonne che si muovono
luci che si alzano senza onore.


Il treno non fa fermate
tornando a casa, non solo
non solo.