lunedì 12 settembre 2011

     
      Champagna


L'uomo del mare ha attraversato i confini
linee immaginarie segnate sulla terra
il peso sopra
davanti i solchi del lavoro.


Chiusi in un angolo nell'ultimo filare
dove l'unico albero faceva ombra.


La terra non più grassa
le piogge finite dall'ultima volta
l'ultima volta che ci aveva fatto compagnia.
Ormai l'acqua, l'unica cosa libera
è arrivata al fiume, il fiume
con o senza nome.


Le pietre sbattevano una con l'altra
come rintocchi, suoni violenti
scintille che cercano il fuoco.
Di nuovo, ancora di nuovo sbattere
forse erano solo pietre.


Uomini curvi caricavano ceste aspettando il tramonto
il tramonto è la fine del giorno.
Si piegano le braccia fino ad arrivare a terra
ancora non piove
come sabbia rossa che si spezza.


Tra il timore e la puzza
l'odore di tensione
sudano le lacrime attraversando il corpo
il resto si attacca sulla pelle.


Avevo una casa solida e sogni
vorrei chiedere solo più ombra
almeno in occidente.


   ( campagna )