venerdì 4 febbraio 2011



Non è coraggio non è odio.


Ho amato il mio braccio più lungo
perché sfiorava il cielo col dito
ho armato il mio secondo cuore
ed attento non ho toccato fiori.

Le scale hanno pioggia che scende
uomini che salgono
le scale in alto hanno desideri
e per cadere
fanno cadere bene
i gradini.

Foglie morte e giornate corte
come un segno lasciato sul buio
prima di andare via
sorridendo.

Sarà stata fuga
o sarà prigione
comunque qui
nessuno si è arreso
e nessuno si è difeso.

“Confessa di essere stato”
mi ha detto lei cruda
“da domani mai più ti guarderò negli occhi”
io andandomene non le ho risposto
perché semplicemente non le ho creduto.

Un voto al silenzio uno al rumore
una spiaggia gelata di voci e stelle
come un non voler tornare mai a casa
come il morire delle api
per un po’ di miele .

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