
mercoledì 13 giugno 2012
Saltimbanco
Non più forte
di un braccio che fa leva
straccio che si spreca
abramo stanco si spezza.
Oltre il solito fosso
non più germogli
che regalano brividi
chiamano dal buio
anime secche in nuove confezioni
sognano ma sono morti.
E tutto puzza condito di vergogna
seduti in silenzio
assorti in raduno
il barile vuoto rotola senza freno
chi lo guarda cadere
chi chiude gli occhi spaventato.
Nascondendo l'evidenza.
E pochi ubriachi ridono
eccitati si sbracciano
cosa hanno vinto
deboli falciati e travolti nella corsa.
A quando la casa che brucia
e presi da stupore guardarla bruciare.
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