
sabato 4 febbraio 2012
Covo d'ombra
il possesso
ho detto adesso
l'ho detto
ma niente si muove
l'eccesso
cassetti e specchiera
colmi di bava e sudore
nel momento in cui
cantori afoni gridano
il tuo nome
l'azione
senza scopo
non si muove
il braccio a vuoto
mentre le labbra lucide
perfette
spalancano tra i denti
il tuo nome
mano militare
l'obbiettivo
un arto teso
fermo in posa
per un istante
avvolto soffice
nel vapore caldo
di un cesso pubblico
diviso da tutti
nelle gocce di muffa
si è soli
la mano accarezza
la parte più giallastra
usata del muro
che privo di consigli
non risponde
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento