Barbarie
Vendemmo lattughe
lattughe e carogne
e fionde e calcestruzzo
nel delirio di un amore.
Eppure qualcuno mi avvisò
di stare attento
probabilmente mio padre
per sorte mio fratello
che più in là avrei sofferto
da vecchio avrei pianto.
Ma da papavero attraversai
la terra
solo con la forza dei piedi
di un sorriso intriso di parole
di riso e miele
mi riempii la bocca
e lo stomaco spezzato
dal fiele di rivalsa.
Senza remi e senza scarpe
parlai agli alberi
abbracciandoli
e gli animali tutti intorno
si riunirono in festa.
Ma da solo nel sonno
sogno contento
erba di prati
e soffi di vento.
Non c'è miseria
e non c'è giornata
in cui il ricordo
mi rammarica.
Nessun commento:
Posta un commento