giovedì 13 ottobre 2011








Nell'arco del tempo quotidianità
svegliarsi, alzarsi, muoversi


Nell'assenza di un disegno generale
uccidiamo il verme veleno che ci consuma.

Nell'assenza di una lotta contro il dolore
abbattiamo le caste mentali
nella sofferenza inutile
nell'ignoranza
fermiamo il tempo dilatandolo
nel segno infinito delle nostre idee.

Senza scivolare nella banalità delle "voci"
le contrapposizioni che rendono cronico il vivere.

Chi come te, chi arriva a dire
chi sordo sente solo il proprio eco
di avere il diritto e la presunzione di agire.

Nel tornaconto infinito
invischiato nella melma della corruzione.

Chi come me arriva a dire
perdendo fiato tra i muri di orecchie che sudano miele
che tale diritto e dovere è assente.

Occorre distruggere
letteralmente eliminare
nella bestialità dell'azione che diviene istinto
le logge di potere
che ostacolano la verità e la libertà.

Sopra vivere è un diritto naturale
è innaturale vivere sotto.








Nessun commento:

Posta un commento