
mercoledì 4 gennaio 2012
Imperfezioni
C'è un tocco di rosso
ammalati d'inverno
immergendo le braccia nell'acqua
ed è imprudente
privati di dignità
anche senza gas
scoperti, spogliati
nudi
leggere con l'animo di chi ascolta.
Indicarsi
come pomello giallo e rotondo
piante appese, sopra mobili
tra un passaggio e l'altro
mare calmo
nel destino dell'intervallo
interno
un attimo di felicità
non riconoscersi.
Odori, argilla che invecchia
dita che spalmano saliva
ceste profumano
non più sane
ma non puzzano
più dei colli possibili
dei binocoli nascosti
tra i libri e gli atlanti.
Ieri ho tentato
di rendere lucida la pietra a terra
oggi la guardo opaca
tra la calce e un calice
solitario ricordo
uomo bicchiere
superstite
una foto in un angolo.
Le squadre
che misurano gli spazi
torre souvenir spezzata
piatto colmo di tempere
avvolto in un velo
erotico trasparente
di plastica aderente
piccole luci
più utili di quanto si potesse immaginare.
Memorie incorniciate
risaltano di bellezza profonda
e questo schermo verde che parla
schiaffo di foglie
la palpebra che non si ferma
per allietare al mattino
la luce e l'ombra.
Succhia la mente
l'uccello giovane porta doni.
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