Fiacco
Sprofondano
filano
e si alzano nuovamente
le fattezze sciupate
per strada
nei giorni dati in pegno.
Scaffali straripanti
di memorie e nausea
scivolano
corrono via
scuotendosi dal torpore.
Dai volti morti
sul lato freddo del tetto.
Dall'alba in su
inferriate si dischiudono.
Vestiboli vuoti
per cumuli che ci coprono
indaffarati nel sonno
a fuggire.
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