domenica 12 gennaio 2014




Un qualcosa di indefinito
aldilà delle paure
del non detto....

per fortuna le personalità
infrangono marce aspettative
e il nuovo vaga anche dentro di noi
esseri freddi e poco premurosi a volte
non per non avere ballato troppo sotto un albero
ma per avere raccontato
la stessa medesima cosa
per piacere ad altri che non siamo noi.

L'impegno non è cattiva cosa
dipende da con chi si prende.

La necessità di tenerezza
la forza di farsi male ridendo
fino a sfiorare in un solo attimo
quello che basta di perfezione
prima di gridare
quello che grideremmo
vaffanculo sonanti e motoseghe accese
la volontà che è forma di fede
sui muri molli una mano spinta più avanti
anche ad imbrogliare la notte
ad imbrigliarla in quello che è già descritto
ma non in te e neanche in me e neanche in lui
se tutto non esiste
balliamo sull'esilio
neanche ora parole
chi vorrà mai cambiare lo spasmo
un mare vecchio per un mare nuovo
eppure le parole limpide che possiamo dire
non sono solo nere o bianche
sono cugine della poesia
che è volontà di esporsi
anche solo per portare un lavamano
a chi si deve rinfrescare
dopo una lunga lotta per potere iniziare da scheggie
e vadano via con calci alle gambe gli sconosciuti
a capodanno le credenze volano fuori dalla finestra
insieme ai bicchieri
cercando l'ora giusta
la danza il dato scontato il lavandino vecchio
il padre la madre le mazze le zappe le mogli
i figli
e rimango io
o tu
o tu
o noi.





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