Non è un cappello che nasconde la
testa pelata
l'ombra dei tuoi pensieri è più
luminosa e forte
se guardi questo fardello fatto di
catene e ceri
di follie di parole di sguardi giudici
quando ancora non c'erano matti da
rinchiudere
e per primi cadevano i veli veri
il mondo aveva preso forma.
E' triste talvolta constatare la
distanza
contare palmo a palmo le parole
è un mosaico che cambia perennemente
meglio abbracciarsi.
La gravità è una sensazione
non è data dal peso della terra
forse l'idea del peggioramento è greve
ma non tu.
Adesso un racconto:
“ Scruto quello che ho fatto quasi
di nascosto,ho paura di cogliermi.
Potendo berrei acqua e orzata ma i
miei amici me la vietano e poi in realtà fa abbastanza schifo; la
berrei solo per avere parole bianche appoggiate alla bocca, purezza
vicino alla nebbia senza goccia di sangue.
Stronzo il sangue, la cosa più
inutile e che più ha fatto danni, peggio della polvere da sparo.
Scosto la tenda, fuori maschere e
satiri e donne mezzo nude.
Prendo una decisione, mi alzo ed
apro la porta,
sorrido ancora una volta,
m'inchino
e li mando tutti affanculo.”
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