
lunedì 28 gennaio 2013
Klavir
Granelli di pianura, terra bassa
tra il non ascoltare
nel silenzio il vomere delle zolle rimosse
esuli di sponde fantasma.
Preludio nell'etere di una voce
che grigio andare nell'aria fritta
come credere nell'assurdo del fine
che giustifica la gamba come mezzo.
E chi ci fa sobbalzare
nudo
con solo una tovaglia in testa
il medico del paese in festa
tra i votati all'azione e chi si assopisce.
Un bicchiere in più per svegliarsi
tra la musica d'opinione
le frasi strafatte
e un " da da da "
giusto per darsi un tono
nel desiderio di saltare nel vuoto.
Nostalgia di un incontro
credendosi statua per offerte
più belli di un legno assunto
più storti di un uomo onesto
più gialli del piscio di un luogo comune.
Diario di un giorno senza fine
epitaffio per lapidi
tra note idiote, consigli inutili
e vomiti :
" lascia che il tempo avanzi o che avanzi il tempo
o che avanzino gli avanzi , principe
o principio della fondazione dei mozziconi
patrimonio comune "
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