
lunedì 21 maggio 2012
Il paese senza pietà
La pietra che verde e liscia
ogni due lame
una gola, mal pelo, uno sbaglio.
Il retrogusto amaro di un vicolo
troppo stretto
per alzare polvere.
Quattro salti al di la della luce
il calzolaio pescatore
che ha perso il figlio in una vasca
nel ventre del paese che lo umiliava.
Troppo stretto per dare vita e dignità
a uno che digerisce più di sei.
Il figlio affogava solo
il suo cuore di povero si fermava
mentre gli altri poveri alla nascita
commentavano.
Ci fermarono in classe per piangere
e pregare
uno sfortunato morto.
Il messaggio era rassegna
a noi non sarebbe toccato.
Tutto tranne l'immenso dolore
costipato in un piano terra
nel lucido di una scarpa
in una suola, un cuoio
nel sogno di qualcun altro.
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