Bi
Susseguirsi d'istanti
passo dopo passo
assaporando frutti agri
mano a scostare i capelli
per sentirsi più candidi ribelli
aggrappati alle stesse rocce.
Ma devo andare via
paure, respiri oppressivi
seguirò uno strano viale d'occidente
gentilezze prime età
seguendo sabbie astri
il sole, svegliandosi al mattino
forse è sbagliato dare consigli
è nero.
Code di uomini arrancano
quando chi deve parlare per te
appoggiandosi uno all'altro
anche loro se ne andranno
mani spade tagliano l'aria
senza amore
cartapeste colla coprono visi
sbagliando destinazione
colmo terrore.
Pupille, vetri da tavolo
oramai di nascosto
disperato desiderio, barlume luce.
E' chiaro, non è più ora di ballare
è strano, nessuno ne ha più voglia.
Quale voglia?
Esclusivi levitano, palmo da terra
come foglie, come ombra
come rami afferrano braccianti.
Per non lasciare orme, briciole luminose
piccole voglie, dimenticate per terra
lumi da seguire, luci lontananza.
File di spalle, braccia, polsi legati
tele, stracci bagnati, lasciati lì
uno dopo l'altro, uno vicino, uno attaccato
che differenza fa, uno come nessuno.
Corpi, anime scure fiutano l'aria
oltre il vuoto del muro confine
smorfie, dolore, sguardi fissi
chiodi di pazzia.
Forse non si può saltare euforici
da soli
forse servono anche le gambe.
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