domenica 21 novembre 2010





 ...sogno in un attimo, quando la pioggia cede
dopo aver accostato la porta
scendo tra le scale che si consumano

scavo la terra ghiacciata, scintille a ogni sforzo
sotto i colpi della rabbia
semi conservati sotto la neve

piccole stanze, lumi di compagnia
parole come scatole
lievita dentro, sotto il tavolo
cenere nascosta per nuove stagioni

cielo scuro in nubi continue
profumi di freddo e mura bagnate
minacce mescolate con la polvere
la ruggine attacca chi deve tagliare

ho scelto una notte per erigermi a eroe
la notte per affondare le mie idee

cadono come pietre su sentieri primitivi
rovinando al suolo rumori sordi
scivolando nelle parti più viscide
non si incontrano appigli o mani protese

nel ridicolo, il fiocco stretto al collo
il pane crudo nei mesi invernali
ci recinta il muschio, come sfumato
in attesa del nuovo sole

nell'attimo dopo, abbandonata la strada
l'inferno fuori, il male è dentro
nelle facce che si meritano...