domenica 3 maggio 2015


Tarallucci e merda


Al volgere della sera
a ridosso della notte

la quiete prende nuova forma
ansimando delle fatiche quotidiane

e i contorni delle idee si fanno netti
senza ombra di sbavatura o crepe

e la sostanza, quella insita nelle parole
diventa verbo e preghiera e canta

l'inquieto inafferrabile sussulto
nato con noi da luce propria

al riverbero della superficie nera
dove le cromature dell'esistenza

hanno invaso di luoghi poco comuni
l'effetto illusorio della vita

dietro specchi spaccati e realtà deformi
la pelle di serpente è lingua di bianconiglio.




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