
sabato 27 luglio 2013
Petrolio
Se prendo l'ostia muoio
adesso draghi e cuscini
e scendo dal letto
corde di cartone e echi stonati al mattino
se arrivo a Ostia avvolto da bucce d'arancia
mi salvo sotto un ombrellone
e voto rivoli di rivoluzione solo per me.
Con cannucce di carta conquisterò il mondo
cercando spazio tra le mie pupille
un quadrato libero dove piazzarmi
tra i tanti teli per il mare colorati
per squagliarmi sotto il sole.
Tra il fango e le anguille
trombe di fanfara tifano per me
riuscirò a respirare anche sott'acqua
in questa lingua tra la terra e il cielo
dove qualcuno tenta di soffocarmi.
Solo ferito dai calci in faccia
e perciò sopravvivo a ciò che si scioglie
in bocca
tra la sabbia e l'anguria e tra i denti i semi
la mia vita è avida
la mia fine è lurida.
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