Un per cento del dolore è mio ,
un per cento del
colore è mio;
è mia ogni illusione
la vendo su carta bianca
è melodia assordante ,
il battito del cuore
.
Odio quel rumore
che crea la gente quando
vive nel sospetto.
Sei il più piccolo di tutti ,
alzati che aspetti
dormi tutte le
domeniche.
Sogni nel tempo che si è innevato
mi bisbigli nell’anima
che l’amore è pesante sott’acqua,
è un ancora
incagliata tra i sassi.
Ho smesso di correre
con il cervello nella mano sinistra,
la voglia di specchiarmi
i polmoni otturati dalla gioia
nascosta tra i sentieri la voglia :
oggi riesco a camminare .
Rimpianti troppi
dipinto di un opera ,
per un opera fallimentare.
Commediante in processione
quasi soldato,
quasi pacifista ,
troppo presuntuoso ,
troppo estremista .
Domani andrà meglio,
domani non sarai qui,
trai miei pensieri .
Ricchi principi nella polvere
poveri tra il fango e anneriti dalla pioggia,
nella pietà delle loro mani
la bellezza della solitudine.
Figli di contadini stanchi
di generazioni che non sanno parlarsi,
mascherano gli uomini da vincitori
lacerandoli negli anni
coi conflitti .
Sole che sale sulla collina
umile come la mia vergogna ,
duro come un sasso
che leviga le nuvole ;
accompagni ombre
che non stanno star da sole.
Sono qui nella nebbia
sono arrivato terzo,
sono partito senza indossare
un numero.
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