
giovedì 6 dicembre 2012
il senso del possesso
C'è un terreno, dietro il futuro
un suolo non più vergine ma c'è
dove raccogliere la cacca.
Un'alba con la brina
il futuro vivente quando cago
piove, non piove
e chiedi quello che non c'è.
C'è che i tuoi stivali affondano nel fango
per poter dire questa è mia, veramente mia
e che il fango non c'è.
Eppure siamo vivi
vivi in mezzo alla ghiaia.
Lotte e biscotti e allora cosa c'è
fa lo stesso quando piscio.
C'è un terreno, polpa di suolo
terra e basta
per poter far vedere a tutti
terra tua, fosfati e briciole
polvere per polvere
che anche io possiedo qualcosa.
Polvere per me
E ancora siamo vivi, terra tua
qualcosa che ho fatto, parte di me
mentre gli altri gridano, terra tua
andava persa e la raccolgo
nella pulsione di possesso.
Latte bianco, quel che non ci manca
per me solo sogni
bianco quel che avanza
al limite schizzi di fango
bianco ancora tu.
Basta, basta, spegni
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