
lunedì 29 ottobre 2012
Sankà
Nel pomeriggio, nella penombra
un uomo, un 15 ottobre polveroso
una rivoluzione sociale.
Uno non solo, che non fu dottore
una bicicletta nelle strade fangose.
Una chitarra
musica di un continente pieno di vita.
La presa di coscienza
la denuncia, l'azione.
Come si può essere ricchi
in un paese di poveri.
Alfabetizzazione commando
un villaggio, un bosco.
Un uomo sepolto nell'ombra.
( In ricordo memoria ).
Quando finirà questa guerra
e quell'altra ?
Quando smetteranno di sparare
sulle case
e quelle altre ?
Quando finiranno di seminare
i terreni di mine
e quegli altri dove andranno ?
Sono peggio del destino
sono l'odore acre
del destino.
Noi che li guardiamo morire
tra un boccone e l'altro.
( I morti possono ballare ).
mercoledì 24 ottobre 2012
lunedì 22 ottobre 2012
L'uomo dei miracoli
Io sono l'uomo dei miracoli
tramuto il niente in niente
e il niente
in qualcosa di ancora più insignificante.
Io sono il vostro uomo dei miracoli
e sono anche il mio uomo dei miracoli.
Attraverso me il giorno diventa notte
e la notte diventa giorno.
Il caldo diventa freddo
e il freddo diventa caldo.
Io sono l'uomo dei miracoli
trasformo l'acqua in acqua
e l'acqua in acqua sporca.
Io sono il vostro uomo dei miracoli
per chi ci crede
e per chi non ci crede.
Trasformo le promesse
in false promesse.
Trasformo me stesso
dal nulla in niente.
Io sono l'uomo dei miracoli.
venerdì 19 ottobre 2012
Starnuto
Lenta l'ombra
l'ombra che ci nasconde
che ci fa paura
eppure ci copre.
Vivere
vivere nell'ombra
velati con quel filo di luce
che ci pare un sole
e ci appaga nell'apparenza.
Scorre con pena l'acqua
tra un filo e una goccia
e una goccia ancora.
Vivere
nella natura morta
che ci cresce dentro
un germoglio
che nasce dalla pancia.
Vivere
un giorno senza ridere.
lunedì 15 ottobre 2012
I recettori sensibili
Terribili gli anni dell'adolescenza
frutto di una truffa
mera illusione di un mondo corrotto
società civile innovatrice
traffici illeciti.
Ore decisive, sempre e solo ore decisive.
Con arroganza
nessuno vuole la sua rabbia
nella sbronza etica della ricchezza.
Chi di vuoi si ricorda
del Grande Giallo sdraiato all'orizzonte
il sole, la luce futurista
colma di passione e speranza.
Quella luce che ci doveva nutrire tutti
il pane essenziale, il cibo dell'anima.
E poi
nella chimica degli eventi
non c'è ragione che tenga
vedendosi dentro.
Quello strato di mastice
avvolgeva come corona il sughero
quel peso atavico
l'euforia spumeggiante
sarebbe dovuto saltare
come orgasmo culturale
dar vita alle nuove generazioni.
Quella pietra, come parte del corpo
è ancora lì
ancorata sulle nostre spalle.
La luce dei miei occhi chiusi.
Se una parte tende alla follia
l'altra parte dove va ?
L'altra parte la segue.
giovedì 11 ottobre 2012
Strie
L'erba è già alta
da quanto è che non esci
muschio di scoglio
patella veloce
più veloce del mio coltello.
Occhio bambino
pomodoro di mare
schiuma e spine di riccio.
Oltre la finestra
l'olivastro
è diventato olivo.
Un trapianto d'anima
nei riflessi dietro le persiane
nel vento che le sbatte
nel vento che se ne sbatte.
Dopo di noi il verde
gli occhi che
gli occhi che ci restano.
martedì 9 ottobre 2012
Zastava
Era un fiume in piena
una scossa improvvisa
tutto cambia e tutto resta uguale
è un momento
niente sarà più lo stesso
anche se l'aria, l'aria che respiro
è sempre di meno
ma è sempre la stessa aria.
L'illusione è un dolore
un dolore insopportabile
la morte di un'idea
nel lutto di un sogno
la notte che avanza
toglie lo spazio al giorno
in un abbraccio soffocante.
Il tempo è finito
tra una parola e l'altra
rimane sola a osservare
il cielo che piange.
venerdì 5 ottobre 2012
Il numero 2
Soave legge del pensiero
ti leggo un’altra volta,
la data di scadenza sull’altro lato
quello camuffato dalla storia .
Etichetta ,dopobarba
numero di taglia o bersaglio,
nessuna parola ,nessuna .
Ho appena pisciato in laguna
storie da uomini veri,
bugie che ho appena comprato.
Culto di quello che è già miseria
di tutto quello che da anni ci raccontiamo,
che culo
non siamo caduti sul dirupo .
Forse era meglio un saluto
una bevuta finita tra i vomiti,
trasportarsi sui
gomiti
imprecando la vergine
che non ci ha mai
amato .
Forse era meglio
non avere incontrato
le persone giuste
che sanno di commettere errori .
Nelle cantine dove ho sognato
si ascoltava il blues
non si amava
non si parlava della brutta
stagione
o della disoccupazione
del vestito di Lady Oscar.
Non si pensava
mai poco del vuoto ,
mai del dopo .
Il debito era alto ,
soffrivano
solo i padri della costituzione .
Il mio cuore è malato
addormentato dalle
parole,
tra i sorrisi dei giganti deformi .
Senza ipocrisia narrami
perché ho tradito ogni mio sorriso ;
non dire che non hai sentito il mio battito .
Ogni volta che vado via
mi ricordo perché devo restare .
giovedì 4 ottobre 2012
Non ricordo il numero del giorno .
Ma quanto è colmo
il tuo bicchiere
il mio è vuoto
non mi spoglio ,
non lascio ombre.
Silenzioso come il Dio anziano
che abita nel parco di Monza .
Un sorriso comprato,
tre cornetti di marmellata
scaldati tre volte.
Pianifico i sogni,
uno dopo l'altro
si addormentano sulla soglia.
I gatti si specchiano ,
la voce rallenta nella noia .
Salva la gente con il suo umore
lubrifica i motori delle macchine,
inciampa sulle scale
impicca le nuvole al suo albero
non si spoglia ,non lascia ombre.
Lui è fermo al parchegggio
ed io lo imito con il pensiero,
ovvio mangiare un contorno
lucidare le mie scarpe
obbedire alle scarpe sui mobili.
Normale
come il giorno del normale.
martedì 2 ottobre 2012
lunedì 1 ottobre 2012
Catrame
Grane, piante raccolte
avvolte nei fili di ferro
per farle crescere più forti
lavorarle nel profondo
più alte del destino che gli fa da guardia.
Minoranze, timori, senza vincitori
nella vastità dei vinti.
Altro che zingari e zigomi
e bolle di sapone,
paglie bionde fumate a metà.
Maggioranze, tumori, interi perdenti
fate largo agli sconsolati.
Dentiere lucenti, avanspettacolo
bollati come cavie
nel desiderio di esperienze elettriche.
Chiudiamo
il catrame nell'area del sonno
restringendo
l'avvenire nei chiarori dell'alba.
E non ti riconosco
ancora celato
dentro uno sguardo vitreo,
la passione non ha prezzo.
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