venerdì 30 dicembre 2011




      Guardando Avanti


 e come regalo un sole più bello
  di quello che splende
  oggi
  nel vagone merci
  che arriva da lontano
  per incartare
  la mano prima di ogni stretta

      un bastone
  un uomo sdraiato nel letto di un fiume
  una coperta di foglie di diverse stagioni
  che grida colori
  tra il verde e il marrone
  una scheggia nell'occhio
  un nervo

      la nuova giornata
  un cannone spezzato che spara lontano
  colpendo nel pieno
  un petto assordante
  e strazi di braccia si levano alte
  salutano al cielo

      da ogni lamento
  non aver visto
  non si era presenti
  avendo abbassato dolcemente
  lo sguardo
  per osservare le crepe dell'asfalto
  che sfumano piano
  la bocca in silenzio
  solo occhi distanti

      che schianto
  un'ora passata colombo nel tetto
  piume macchiate di grezzo
  e di bianco
  cadere dall'alto come sogno
  diurno
  spalmando il corpo più veloce
 
 

martedì 20 dicembre 2011


           Au74












              
              mordere

     ti vedo da lontano raccolto di spighe figlie
      a misura di bocca il lavoro di amare
      e il fuoco feroce che le vuole fermare
      qualcuno che soffia quel odio di vento
      nell'attimo in cui si delizia l'odore
      di un pane che forse vorremo baciare.

    nelle nuvole nere di fumo si spegne il racconto
      mi mangio la cenere più triste del giorno
      sono pupille di vetro che portiamo in buca
      ma non ci basta.

    la schiena confondeva il dolore con la sedia
      offrendo la colpa al legno duro e piatto
      e per ogni risveglio un frutto diverso
      da ferire al buio per sentirlo più fresco
      nel morso il sapore.



venerdì 16 dicembre 2011






Meglio adesso che dopo
comunque basso il prezzo
per quanto vale ammirare il cielo
dietro i vetri scheggiati da chi ci ha preceduto
per segnare l'infinito con l'ombra delle parole
o con mucchi di pietre accatastate
come se attorno fosse sempre stato brullo
noi di questo mondo complici
candidi come lenzuola d'ospedale
marchiati a fuoco come buoi.






PETRUS

Il tuo sorriso ha intricato i rami degli alberi

ha buttato a terra i muri dove crescevano i funghi

la smania che hai avuto d'esser tutto e nulla
ha cambiato il colore dalla terra che calpestiamo

se tu sereno hai seminato solo te stesso
con noncuranza e pieno di distrazioni

se dell'amore hai capito la perseveranza
e del dolore la vendetta e l'amicizia

l'orto scosceso dei tuoi occhi saremo noi.














lunedì 5 dicembre 2011



        Carne procede

  Color d'oro di sopravvivenza
  germogliano nell'orto recintato
  irrigato con acque di scolo
  fioriscono insieme agli altri
  ingenuamente sciolti
  fino a che mano forte
  non li strappa violentemente alla terra.

    Cede

  Saziati di funghi, i figli che preferisci
  come l'uomo che grida
   -   diamo la terra agli orchi
  e poi vendette sulle vedette
  che avvertono gli altri
  sui rovesci incombenti.

    Carne

  Schiaccio il pane con la mano
  come atto simbolico
  ci verserei anche un po' del mio sangue
  per rendere il gesto più comprensibile.

  Il sangue come moneta
  al posto delle conchiglie
  in cambio di qualcosa.

    (inizio)

  Nutrendosi di muffe
  nel bruciore
  nell'attorcigliarsi gridando
  tenendo stretto lo stomaco
  rantolando sul pavimento
  sanandosi con l'erba come i cani
  in cerca di una fine più gloriosa.







Consiglio Musicale

Luce ,forse è il sole


Hai dipinto un uomo sulla moto ,

i graffi nel colore nero sono luci

nelle abitudini del carburatore sono voci .

L’ idea del colore giallo mi conforta ,

riflette le ragioni dei romantici .

Solo i bugiardi amano bucare le montagne .



La ballata dell’esilio

così complessa che sa di malinconia .

Congederanno così la nostra quasi poesia ,

congeleranno il velluto di un idea .

La morte è una vita che non si cancella ,

ogni nuovo battito sarà un sorriso

solo per un attimo doloroso .



Il mio cane ucciderà il figlio del padrone ,

una bella storia di cui poter parlare al bar,

spero anche alla radio o in televisione .



Il ferro da stiro è il complice

di un vestito nero

di una cravatta rossa

tenuta nell’ armadio ad aspettare il primo maggio .



La classe operaia arretra tra le canne degli organi

di una chiesa che la tiene viva ,

preti rivoluzionari ,

rivoluzionari che si comportano da preti .



Paura della lotta o solo paura .

15% di sconto sulla sartoria su misura .

Animali sudati ,verso il mattatoio .





Sconfitta per l’ uomo che non osa ,

o per il politicante ,dipendente di stato

che dentro il nuraghe non vive

ma adora farsi fotografare

coperto da assurdi pellami .



Mai contrariare la forza del fiume :

chi non si arrende sa attendere,

sa resistere silenzioso senza fare polemiche .

Arrabbiandosi ha buttato giu’ le mura

è riuscito ad uccidere, a farsi odiare ,

non si possono ingabbiare le acque

ma arrestare solo chi le disprezza .



Poco umile ,bellissima

presuntuosa e colta

lucide labbra rabbiose

hanno smesso

oramai di sorriderci .



Buono il vino rosso ,

sogno che diventa sonno

noi liberi di complicarci la vita .

in eterno .