sabato 6 febbraio 2016


PIERPAOLO




La poesia sempre porta in sé l'idea della morte.


La singola esposizione della propria umanità, e di conseguenza dell'umanità tutta, la descrizione minuziosa dei comportamenti, delle paure, dei particolareggiati innamoramenti, e delle proprie rabbie e pacifismi, rappresenta una fine,

I poeti sono persone libere.

E' palese che il potere ha paura della poesia.
La poesia rappresenta la fine del potere.

Rappresenta ma non è, perché la poesia è anche difesa del potere.
Tecnicamente le merde che fanno pubblicità del cazzo sono poeti.

Il poeta è uno psicologo
in sé non esiste
perché non si fa vedere
in occidente ha perso importanza la poesia
per eccesso di informazioni ed emozioni

nell'olocausto di civiltà
il ragazzo morto scuoiato in Egitto
era un poeta .

Il poeta è utilizzato oppure è martoriato.

Cos'è la poesia?

La più profonda intimità
forse un vezzo
per noi che solo per culo
non abbiamo paura.



DAVID BOWIE


Ottocento regine
ottocento re

un mimo evacuò
le sponde dai belli

e infimo
disse ai ribelli

“non altrove ma qui
incupitevi ridendo “.

La danza non poteva
superato ogni limite 
essere più onesta

arrancando sulle pietre
alla ricerca di un appiglio

il muscolo del cuore
irrimediabilmente blu.











venerdì 5 febbraio 2016




        poeti a morte



    Arabia scaduta




il poeta palestinese Ashraf Fayadh non perderà la testa... per aver scritto poesie

..non perderà la testa per decapitazione ma sarà condannato a otto anni di carcere e 800 frustate da eseguire 50 alla volta in 16 sessioni settimanali.




in Iran


Iran, novantanove frustate e undici anni di carcere per una stretta di mano e una poesia

 per aver stretto la mano a persone dell'altro sesso.......

Fatemeh Ekhtesari, poetessa di 31 anni, condannata a 9 anni di prigione e Mehdi Mousavi, poeta di 41 anni, condannato a 11 anni di prigione.











giovedì 4 febbraio 2016




Vorrei essere solo una persona



Ho ingurgitato il suolo, era arido

avevo dimenticato il nome dell'uomo che mi aveva violentato
forse si chiamava casa o passaporto sequestrato

aveva sapore di terra

forse si chiamava lui libero ed io vicolo.


Non importa siamo tutti insani di mente.


Terra di conquista, terra pisciata dalla miseria
guarda le mie dita, quelle che si allungano

un affaccio di salute, sapone e ricordi

guarda le mie unghie, sono li conficcate
non sono bellissime ma non ne ho colpa.

Dai, guarda i bambini e stai zitta
li ho puliti col sapone, quello di Aleppo
oltre confine

i cuscini sono sporchi, il pavimento anche
muoviti.


Il sapone che mi hanno regalato è ancora appeso
nel bordo del letto
sotto le foto dei miei figli.

Lava, pulisci, lava i culi nella terra dei cedri
e stai zitta

forse non è vero che la vita ha un senso
stai zitta nella terra dei cedri.

Il sapone me lo compro di nascosto per me
è un fatto personale

violenza e abusi sono quotidianità

l'unico senso è l'illusione di vivere
ed il rito di piangere prima di dormire.


Nel mondo dei cavoli e della prigione
il paese dei cedri è un incubo.


Domani è sabato ho due ore libere
posso uscire di casa
forse avrò ragione di qualcosa
forse no.

Io vorrei tornare nel mio paese
vorrei tornare a casa

ho lavorato per te, sono passati due anni
ora è finito, lasciatemi libera.


Ho preparato la colazione ai tuoi bambini
ho pulito tutta la casa
no, non picchiarmi, no non voglio

dov'è il mio passaporto, dov'è.


Gli occhiali sono sul tavolo.