
domenica 5 maggio 2013
La festa... anche no...
e si che chiudo archi ponti e rimorsi chiudo gli occhi col carbone
con ciò che mi piove in testa e ciò che rimane lavami lava tira via
per tutto quello che mi riguarda non vedo più ragioni o braccia che si tendono
le bucce che raccoglierò tenendole da parte una per una congegno di ingegno
e tristezza negli astucci tutte le matite consumate e spuntate
una per una vite mozze
sputati fuori i sogni ed i progetti non rimaneva altro che sabbia
sabbia arena gratuita da distribuire agli amici
tu sei pronto tu sei pronto
tu non sei pronto tu non sei pronto
non osare annusare non osare tanta sabbia per te
e pietre addosso
e si che chiudo chiudo pure i vetri per pulirli eppure non mi appartengono
chiudo gli occhi col cartone e colla di pesce con ciò che mi cade in testa
e non me ne frega niente della carta bruciata dal sole dalle zucche
nel possesso dell'incoscienza essere
le tracce che lasciavo tenendole da parte nell'illusione impegno
e divisione candida
candida aveva ragione tu fuori e io ventre dentro nei sacchi le unghie
mangiate rosicchiate con attenzione
vomitati i bisogni e i buoni pastori tra le ansie che restavano oltre la terra
non restava altro
terra terra cara cara da comprare come vendersi un arto
un braccio da condividere con gli amici
tu sei morto forse tu non sei morto
tu non sei morto forse tu sei morto
svegliati allora terra addosso svegliati
tanta terra e sopra pietre a mucchi
sasso sasso livido faccia tumefatta
e si che chiude chiudo la bocca una finestra in più
un orgoglio di lente d'occhiale me la tappo con la carta e stracci
giornali vecchi e resti di lenzuola ancora
ancora resine di rancore abbracciando l'ultimo albero
pubblicità e diga per rifiuti o solo ricordo
la chiudo per sempre per non parlare di marmi e mari più caldi
per non perderla bocca avida di tagli e si che la chiudo
ermetica avendola una bocca
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