
lunedì 18 aprile 2011
Il problema dei cani randagi in Sardegna
Quando appoggio le mani sulla scrivania di mogano, mi rendo conto di quanto sia cambiata la mia vita. Il contrasto dei colori, ancora di più le piccole rughe che contornano le unghie, mi fanno sentire vecchia.
Ho le dita così bianche e magre che quasi non le sento mie.
- Signora lei è carente di vitamina E- mi ha detto la manicure da duecento euro.
Sarà così, ma se dovevi dirmi che sono brutta avresti potuto scegliere parole più dolci; dopotutto ti pago anche per questo.
Il mio segretario sa che nessuno mi deve disturbare, mezz’ora basta per le firme di rito, per il mio diritto alla solitudine.
Ieri ho affrontato una serata in televisione, me la sono cavata, ero nel covo dei serpenti, adesso sono stanca.
Che bello questo momento.
Il mio cassetto di segreti si apre.
“I dentisti curano anche lo stomaco!”
mi dicevano a scuola
-il mio cura anche l’anima- dico io.
Il contenitore d’acciaio è simile a una conchiglia con i bordi arrotondati .
La siringa di cristallo è un vezzo che mi sono concessa .
La soluzione fisiologica non la sopporto.
Il resto è morfina.
Eccomi tra le cose più lucide
Cado senza fare odioso suono
Sono cristallo duro
Amo priva di paure
-Ministro! Bisogna andare a votare! Ministra! -
Mi alzo.
Odio questi capelli color carota.
domenica 17 aprile 2011
ICI ON DANCE !
http://youtu.be/EFjf91BoeJ0
(colonna sonora)
00.30
Doccia bollente, lunga, mi insapono il corpo, lascio scorrere le mani sui muscoli.
Mi faccio la barba per bene, come non l’ho mai fatta: pelo, contropelo, accorcio le basette. Con la forbicina taglio i peluzzi che sporgono dalle narici.
01.25
Maglietta nera. Jeans neri. Calze nere: Maglione a collo alto nero. Anfibi lucidati neri.
01.40
Esco. Lo zaino non è molto pesante, piove e il fango mi appesantisce i piedi.
Mi fermo sotto un albero, indosso le auricolari , solo 300 metri, schiaccio play.
ICI ON DANCE!
01.55
ZONA DI INTERESSE NAZIONALE. SORVEGLIANZA ARMATA.
02,05
Fondamenta, escavatori nuovi, gruppi elettrogeni che spazzano via la notte da queste colline.
02.38
Ora.
02.40
Il botto è rumoroso quanto basta, giù a valle.
Tutti accorrono:
02.52
Sembra la plastilina che maneggiavo da bambino a scuola.
Un filo, un altro filo, la scatolina, il contatto.
03.15
Entro a casa
Buonanotte.
Le barre in culo
Di qualsiasi cosa esse siano..
martedì 12 aprile 2011
lunedì 4 aprile 2011
Lucida
E passerà anche questa notte
appoggiati nel cuscino docile dell'indifferenza
nell'alba felici nel dimenticare
per non svegliarsi spaventati.
Dolorosamente addormentarsi abbracciati a se stessi
per non cadere nel freddo terrificante
delle immagini crude che ci hanno accompagnato.
Eliminare il ricordo, consapevoli, per difendersi
per alzarci euforici ed energici
nel bene e nel male tagliarsi fuori
tra la terra, il cielo ed il mare, stare fermi.
E passeranno anche questi brutti sogni
nascosti sotto il cuscino delle debolezze
in cui appoggiammo l'orecchio sordo
in cui adagiare la testa pronta
a svuotarsi di tutto ciò che ci può far male
anche i ricordi, anche quelli più semplici.
Fuori piove per tutti, piove per quelli che si bagnano
per quelli che si riparano, per quelli che non ci sono più.
Piove anche dentro, piove per quelli che non possono
fare altro che piangersi addosso
per quelli che nascondono le proprie lacrime
dietro scudi di sorrisi forzati
per quelli che non piangono più
perché ormai sono morti.
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