domenica 29 aprile 2018







 risacca



tutto ritorna a riva anche i pensieri deboli

e tu dove sei
che guardi il mare asciutto
e lo riempi delle tue lacrime
salate

e la tempesta dei tuoi capelli

un amico del cuore
che con le sue mani
avvolte
te li tiene fermi

mi pulisco le mani con la bocca
o viceversa

quattro gradi di giudizio
tra i fiori dell'indulgenza
dormire

dormite

sempre nel'ansia di essere svegli
per essere folli basta un gesto
un attimo

per essere umani
occorre capire la reciprocità

per essere persone
non serve niente

fuggire
fuggire da noi
l'unica soluzione è
tornare bambini

ciliege mangiate sull'albero
sull'albero del vicino
il vicino
l'estraneo che era il padre
l'albero del padre


i frutti non erano i nostri
ma tanto dolci da sembrare un furto
un furto in casa
la libertà



il sale si scioglie sui miei piedi nudi
l'acqua li assale

vedovi di scarpe che non ci accolgono
perché non sappiamo dove andare

sabbia di battigia sul mio peso
sto in piedi e canto
sento freddo

è ancora freddo il mare infinito
davanti a me







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