sabato 5 dicembre 2015




Lussu e tanti calci in culo



Le bandiere ci avvolgeranno per lavarci
fascio, fagotto e benda dalla testa ai piedi.

Un agosto lontano tra canti e sangue per colorare la lana

conservanti e conservatori per tenere in fresco i bambini
congelatori e uova per l'inverno.


Abbiamo preso il potere
del giudice e della giudecca

ci piove sopra
ci bagniamo

non c'è ragione nella vita
che è nata
è morta in quartiere

tutto è un insulto
un insulto umiliante.


Oltre il fango dei fossi le trombe squillavano
di continuo, come sveglie

non importa quello che si vive
ore e ore rassegnato a cantare

ma come s'incontra la morte.


Nel vendere il culo per due spiccioli
schiaccia, schiaccia,  c'è ancora spazio

le terre lontano dalla testa e filare
per filare sempre più stretto

c'è ancora margine d'offesa a chiudersi
in questo labirinto.


La vita, "bellissima e variopinta"

sono i minuti eterni in questa ressa che  continua
appesi con le macchie a gridare al vento

il vento di un giorno.


Un giorno ancora

nel perdersi nel tetto di una casa distrutta

o in un sogno

con tanta merda addosso

e sperare fortuna, tanta fortuna.













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