Lussu e tanti calci in culo
Le bandiere ci avvolgeranno per lavarci
fascio, fagotto e benda dalla testa ai piedi.
Un agosto lontano tra canti e sangue per colorare la lana
conservanti e conservatori per tenere in fresco i bambini
congelatori e uova per l'inverno.
Abbiamo preso il potere
del giudice e della giudecca
ci piove sopra
ci bagniamo
non c'è ragione nella vita
che è nata
è morta in quartiere
tutto è un insulto
un insulto umiliante.
Oltre il fango dei fossi le trombe squillavano
di continuo, come sveglie
non importa quello che si vive
ore e ore rassegnato a cantare
ma come s'incontra la morte.
Nel vendere il culo per due spiccioli
schiaccia, schiaccia, c'è ancora spazio
le terre lontano dalla testa e filare
per filare sempre più stretto
c'è ancora margine d'offesa a chiudersi
in questo labirinto.
La vita, "bellissima e variopinta"
sono i minuti eterni in questa ressa che continua
appesi con le macchie a gridare al vento
il vento di un giorno.
Un giorno ancora
nel perdersi nel tetto di una casa distrutta
o in un sogno
con tanta merda addosso
e sperare fortuna, tanta fortuna.
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