venerdì 25 dicembre 2015





       Bucce 



Su e giù per la terra
chi chiede e chiedeva il manto

il vestito lungo, per un giorno in più

ta da da ran...      godi adesso.


Ho appena aperto la porta,  la sposa non aspetta

venderei anche l'anima che non ho
e così è fatta

ta da da ran...      siamo campi aperti.


Ho costruito questo palazzo, sono nervoso
per quel giorno in più

abbassa le mutande

dalla mollica al pane, non è sicuro
per quel finto rapire

attaccati al muro.


Ci gridavano tutti dietro

della bestia che è lenta
per quella strada che non c'è più

ta da da ran...      com'è bello.


Nel punto più alto c'è un cesto per ogni occasione
nessuno lo potrà vedere.


Aspettando gennaio
si possono commettere incertezze

ta da da ran...      la memoria.






sabato 19 dicembre 2015




Grido futuro


Scegli un'altra forma
quella tonda è già stata usata

voci, voci
forse domani.

Una voce
un'ancora nella sabbia.

Urlo a bassa frequenza per farmi sentire
mentre aspetto
i parenti e gli amici che non vengono
scavo un fosso
per arrivare dall'altra parte del mondo.

Guardo intensamente un cacomela magari si muove.


Una radio amica del basso piemonte
 mi ha fatto sapere che lì
c'è un freddo appenninico

qua al mare ancora c'è caldo.

Un caldo strano, albergo per le mosche
15 gradi al mattino a dicembre
una  parte di tempo
che non ha avuto luogo, ne ragione.








sabato 5 dicembre 2015




Lussu e tanti calci in culo



Le bandiere ci avvolgeranno per lavarci
fascio, fagotto e benda dalla testa ai piedi.

Un agosto lontano tra canti e sangue per colorare la lana

conservanti e conservatori per tenere in fresco i bambini
congelatori e uova per l'inverno.


Abbiamo preso il potere
del giudice e della giudecca

ci piove sopra
ci bagniamo

non c'è ragione nella vita
che è nata
è morta in quartiere

tutto è un insulto
un insulto umiliante.


Oltre il fango dei fossi le trombe squillavano
di continuo, come sveglie

non importa quello che si vive
ore e ore rassegnato a cantare

ma come s'incontra la morte.


Nel vendere il culo per due spiccioli
schiaccia, schiaccia,  c'è ancora spazio

le terre lontano dalla testa e filare
per filare sempre più stretto

c'è ancora margine d'offesa a chiudersi
in questo labirinto.


La vita, "bellissima e variopinta"

sono i minuti eterni in questa ressa che  continua
appesi con le macchie a gridare al vento

il vento di un giorno.


Un giorno ancora

nel perdersi nel tetto di una casa distrutta

o in un sogno

con tanta merda addosso

e sperare fortuna, tanta fortuna.