mercoledì 25 novembre 2015


Parola


Le parole fanno fatica a parlare come corpi esanimi sono incapaci di descrivere ciò che accade incapaci di disegnare attraverso suoni ed immagini un quadro reale della realtà talmente è forte la trasfigurazione mentale da rendere ogni tentativo casuale improprio e fasullo.

La comunicazione è una circostanza, un accadimento, una necessità :

cani da caccia tornano con la propria coda tra i denti e contadini ribelli sparano contro la luna mentre un fetore salmastro si alza dalle alghe per dire che siamo vivi e pareti intanto ci irridono sciogliendosi nei colori dell'autunno che fuori impera.

Occhi rossi di melograno quando rubo il tempo alle scoscese vie della presenza perché pare che la mia presenza sia simile alla parola.

Nato parlando
suono
immagine
parola.



giovedì 19 novembre 2015




Non era maggio
e non avevo ragione


Non sono contento
il fiume scorre lento

l'acqua e le pietre vanno in senso contrario
e scende giù che è un piacere di vita

mi bagno le le mani.


Dovrei parlare dei rivoli della pioggia
ma non ne ho voglia

preferirei parlare dei sassi  
delle foci
delle sabbie che si ammassano

dello scontro impetuoso e non in differente con il mare


ma il pubblico ama il fiume
vuole il fiume  
ama le funi.



Fiume di ragioni e incertezze
fiumi di sangue anche al di la del tavolo

fiumi che fumano quando bruciano
fiumi e basta.


Sempre

non sono contento

il fiume mi è scappato di mano

e scende giù che è un piacere.








domenica 8 novembre 2015





il sole splende



Era un cuore solido, forgiato d'oro
una via, una vita, un indirizzo

tanti ideali da spendere nel tempo
nel vento, nel ghiaccio, nelle colline


poi fece soffrire qualcuno
e ne fu talmente colpito da rimanere muto


l'oro si trasformò in stagno
poi in ferro che diventò ruggine
e col passare del tempo in ruvida pietra

grigia, consumata, umida dalla pioggia.


Saldato dall'onore
un corpo da fare invidia
capelli colore dell'autunno più bello

tutti lo salutavano
un cenno, una mano che si alzava
un sorriso, un assenso
un gesto minimo della faccia
uno sguardo di approvazione.


Era un cuore colmo, fermo
un respiro e una parola
un pezzo di ragazzo
argento vivo.


Una strada, un mito, un'opinione.


E' morto, mi dispiace
è morto solo

ma sicuramente è morto contento

giorni felici.