
mercoledì 17 dicembre 2014
Le radici non profonde
Non ho paura di morire domani
di me rimarrà l'odore
e sarei pure contento di morire
come un rospo schiacciato dalle pietre
e alleggerire così le mie pene
i chili di mele sul balcone, conservati in segreto
voi che ne sapete
della mia anima gentile
della mia spensieratezza persa in un'estate
tanti anni fa.
io non ho paura
paura di morire
come rana sola in un cortile
perché oramai sono solo
ed il vino mi porta solo saggezza
non più dolore
il sale del mare si fa statua
e la sabbia della spiaggia ascolta
il male è dentro e non ci posso far niente
è dentro di me dalla testa ai piedi
e non posso più farci niente
per questo non ho paura.
Fungo per fungo e muffa per muffa
vorrei essere corteccia
e la vita è diventata un attimo
quell'attimo che vivo
e quell'attimo dopo non vivo più più
l'amarezza dell'accaduto
scorticato dalle mie passioni, la linfa che cade a terra
e ancora di più il domani
come amore per un nido di vespe.
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