
venerdì 29 agosto 2014
Quello sul cancello a destra .
Ciò che pensavo,forse era un forse dovuto
forse era già un dipinto nelle campagne di Londra
già consumato nella pentola
impanato dai poeti della ballata dell'esilio.
Ciò che vedevo era già capibile ,
frantumato come una noce piemontese
consumato tra le fiabe dei fratelli Grimm
ucciso nelle verità di Battiato .
Ciò che ascoltavo era l'illusione del grigio
era la di luce di Sedda e l' anima di Cavallo
il mio cantare era nero di seppia .
L' anima ognuno di noi se la coccola .
Ho visto Marco, poi ho visto Francesco
con occhi lucidi e pance marsupiali
sono quasi uguali ,il silenzio nel distacco
li rende più forti ,la parola nella loro scrittura.
Chi ha guardato il fondo veramente .
..........
.......
Ma veramente il fondo .
giovedì 21 agosto 2014
Verde pioggia costante
Altre sinusoidi mentali
altre frequenze
contribuiscono a vederti
i dettagli dei compromessi
negli angoli di ogni sorriso ,
silenzio
un cerchio immenso nel quale perdersi .
Mattino essere illuminati dal brutto tempo
nessuna lacrima dal passato
nessuna scoria alcuna .
Senza suolo con superficialità ,
senza benzina con il silenzio
con i sogni piu' avanti della realtà .
Il mio corpo un grappolo
giorno senza scioperi senza compromessi ,
il mio cuore acido senza specchio
senza ragione .
Notte senza parole , senza frutti
il mio animo prima della vendemmia .
E' sempre sera quando si aspetta il giorno dopo
con lame nella gola si attende la luce .
Venti cani
duecento padroni ,
duemila ferite aperte .
martedì 19 agosto 2014
Un giorno piovoso è retorico .
Tempo permettendo
la mia gioia si sottrae al rischio .
Quando posso porto via la mia anima altrove
cosi' lontano che non la trovo
cosi' vicino da dover scappare via per infiniti archi e attimi .
Mio padre attraversa la strada spesso la strada in città .
Mentre io maledico i miei limiti
qualcuno analizza i miei indumenti il mio essere vuoto
nella polvere delle parole la mia immagine .
Mia madre pensa che il mio cuore è saturo
che la mia essenza sia il suo grattacielo
io non ho mai salito le scale da solo ,ho paura.
Io ho abitato assieme al mio frigorifero
aspettando che il mio cuore puzzasse ancora
congelando il mio esistere
nella traiettoria dei sassi che arginano il fiume.
lunedì 18 agosto 2014
Quanto è difficile
Non si dorme ancora prima del mattino
prima che la pioggia cada per lavare via
tutto lo sporco che ci circonda
uno "sporco" mentale fatto di ricordi
e pentimenti.
Quanto vorrei tornare indietro
riflettendo con una nuova luce
la percezione di andare oltre
si può fare se è chiaro ciò che si è
ciò che si spera di essere
oltre il lungo sonno e le catene
l'ibernazione
di un quotidiano che non esiste.
Questo è il messaggio che lancio a me stesso
nell'illusione dell'ascolto
una mano prende e una mano cede
non c'è più niente da comprare
solo scoprire, solo scoprire.
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