venerdì 6 giugno 2014





E' solo un po' di nausea appena un giramento di testa
un periodo che è così.”

Il barista Paolo si china e tra sbuffi di vapore estrae l'ennesimo cestello dalla lavastoviglie, senza dare retta a quelle parole.

E' giusto quello che fai.”
Dico convinto.

Un altro sbuffo di vapore contorna per un attimo la testa di Paolo che fa capolino sopra il banco di metallo e legno.

“E' giusto trovarmi qui a settant'anni secondo te ad ascoltare le cazzate di un ubriaco?”

Paolo appoggia prima la mano destra sul piano del bancone , paletta callosa di zappa o lenza, poi muove la sinistra con un gesto quasi rituale, ampio e lento nello spazio , fino ad affiancarla all'altra.
Sono rapito dai suoi occhi neri e severi.

“ Le vedi queste non dita ?”

Dice alzando il mento ed obbligandomi a seguire il suo sguardo fino ai cinque moncherini lisci che sbucano dal palmo rugoso della sua mano.

“Anche questa è assenza per un mancino
e adesso per favore vai via”.




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