venerdì 27 giugno 2014

Bit in Japan






Alimento il regime



Giovane cuoco senza privilegi aleggia sopra parole amare.

Disciplina vuole considerarsi anima sotto divulgazioni cattoliche.

Amo la terra che mi fa sorridere e i suoi battiti che non riflettono.

Sei tu amico e unico nulla che trasporta il suo frigorifero

colmo di vini bianchi per le cattedrali di questa stupida  isola.

Europa ,io attendo che le intenzioni divengano grano turco

sono io calice illibato dalla povertà

violaceo tutore dell'incantesimo, acido riverbero del rumore

 incantato dall' incantatore delle banche

pronto ad assumere la propria  ipocrisia come complice

pronto a mentire facile se posso sorridere privo di denti.







domenica 22 giugno 2014

                                                      
Kimitake    










venerdì 6 giugno 2014





E' solo un po' di nausea appena un giramento di testa
un periodo che è così.”

Il barista Paolo si china e tra sbuffi di vapore estrae l'ennesimo cestello dalla lavastoviglie, senza dare retta a quelle parole.

E' giusto quello che fai.”
Dico convinto.

Un altro sbuffo di vapore contorna per un attimo la testa di Paolo che fa capolino sopra il banco di metallo e legno.

“E' giusto trovarmi qui a settant'anni secondo te ad ascoltare le cazzate di un ubriaco?”

Paolo appoggia prima la mano destra sul piano del bancone , paletta callosa di zappa o lenza, poi muove la sinistra con un gesto quasi rituale, ampio e lento nello spazio , fino ad affiancarla all'altra.
Sono rapito dai suoi occhi neri e severi.

“ Le vedi queste non dita ?”

Dice alzando il mento ed obbligandomi a seguire il suo sguardo fino ai cinque moncherini lisci che sbucano dal palmo rugoso della sua mano.

“Anche questa è assenza per un mancino
e adesso per favore vai via”.




mercoledì 4 giugno 2014




    Liberami


Cancelleremo i libri di storia

liberami

nasconderemo tutto

liberami da quello che non vedo
bruciando un po' di carta

liberami da quello che non c'è.


Senza distinzioni elimineremo tutti

cani e porci senza padrone
porci liberi e cani per scelta

faremo piazza pulita

una piazza pulita

con varechina profumata
e sapone di marsiglia.


Liberami dalla sofferenza

liberami e basta
non ce la faccio più

aiutami, allunga la tua mano
e stringi forte le vene del collo.


E' tutto mobile nella laguna del sistema

dentro le mappe delle caravelle
c'è chi decide cosa fare del mio corpo

dentro i regali avvolti con le foglie di palma
cosa fare della mia anima

la carta dei giornali avvolge le caramelle
e son sempre gli stessi a decidere

per un mondo di pasta di zucchero
un sistema adatto

per forza e per forza.


Libera, libra assente dal dolore

lasciami libera, lasciarmi solo
a soffrire del mio dolore accolto fra le mani

che mi prendono
le vedo, le sento.


Colgo il segno, mi attraversa
ma non ho coraggio

guardami e scrutami dentro
così come mi vedi

e tu mi vedi libera

come io sono

libero.