Inverosimili
poco attaccati alla
forma del corpo
se non in cupi
spasmi nervosi
come iridi impazzite
negli occhi
passi sonanti nel
corridoio di marmo
dove ancora non è
venuto via il sangue
infinitesimale
rilievo
della memoria
il seme.
Affiora perpetuo
ciclico e
consistente
come un'onda di
scirocco
il pensiero
di perdere tempo.
Guardiamo la
tempesta
adagiati sul divano
e non sentiamo
il terremoto che
schianta
le fondamenta
della nostra casa.