Niente accade in realtà niente
se non la ripetizione puerile
delle paure e degli accadimenti tragici
e dello scontento anche puro
ma velato da nebbie improvvise
ferri che sfregano i denti
quando non te lo aspetti
avere tetti per la prole
e tette da cui succhiare parole
ancora per non lasciarsi andare
vivere senza altrove o basta
impegnati nel gonfiore di noi stessi
animali alla deriva che galleggiano
facce d'agnello gambe da lupo.
Rotti
gli argini non esistono da tempo
frantumata è l'ombra
l'amata oscurità è limpida e vorace
(accendi la luce)
prima esiste nell'assenza di parole
dopo nelle troppe
parole.
Credo di dover scusare il mio ego
troppo vasto
perché dall'impasto buono
non esce il miglior pane
se non conosci il forno
ma torna che l'imbroglio è finito
torna che è finito
un giorno qualsiasi
prima dell'alba.