giovedì 31 ottobre 2013



       Finisterra


Guscio, pelle cuoio, ora è il tramonto
mentre maria è coperta, strascinamenti di vento
è tramontana
che conserva la polpa sotto vuoto.

E non si sa chi gira
se noi strani
o voi italiani.

E se la dama di osso si abbassa
e oggi è domenica
tutta una civiltà si espone
a testa bassa in cassetta
senza un perché che non sia dolce
o un disegno che non sia
eccessivamente brutto.

Appiattiti nelle banchine del porto
cigli effimeri
patelle bianche e verde mare
leggermente olezzanti di nafta
mentre io ti guardo e sorrido.

Questa è la fine, l'ultimo sguardo se ne va
alla finestra, stiamo tutti lì
pure josephine
l'amore di una volta.

Mi devi scusare
oramai il tempo è andato
si son persi i fiocchi e i ciuffi
correndoti dietro
e sognandoti son diventati bianchi.





sabato 26 ottobre 2013

lunedì 21 ottobre 2013


   Non parlare 
    delle due parti

 se il mondo si dividesse in due
 ed avesse bisogno di me
 se avesse bisogno di te
    e che dire ancora,
 non vado via
    e nell'assurdo previsto,
 io vado via.

    e ripetilo
 con forza
    io non servo un cazzo
 non servo proprio ad un cazzo,
     una più grande ti te
 stai bene attento
     ti rincorre
 merda, merda
    ti ha raggiunto
 merda, merda
 ti ha preso
 adesso sei parte di lei.



martedì 8 ottobre 2013



       Gaia


E se potessi
despota, tu

e se potessi, fino a quando schernisci
che chiudi gli occhi, privo di cattiveria
quella domenica mattina
alzarmi su, eroina
racconti, storie senza fine
e strade bucate.

E se volessi
tiranno, tu

e se volessi, fino a quando piangi
che chiudi gli occhi e ti mostri un altro
quel sabato mattina
tirarmi su, eroina
favole, bugie senza fine
e sempre strade bucate.

E se te ne andassi
tu, merda

e se te ne andassi, quanti sorrisi
che chiudi, dietro di te la porta
ogni giorno festa di dolci
ritrovarmi, eroina singola
niente più metafore
e mani bucate.

E se io, oggi che è lunedì
metto all'aria pene e panni al vento
e non provo emozioni
ne ombra, ne fiato
eroina, di quelle forti
solo il presente, l'azione
buco il cielo con lo sguardo.

E se poi, ancora trema la terra
e girano le gambe
mercoledì ero ebbra di natura
per svegliarla, l'eroina
senza che mi graffino
con le mani sporche.

Sono io ed il lavabo
smalto di un rumore, mi sento
lavandomi via
viso e anima calpestati
piedi, spiedi e cannella.