Il male dei fiori..
Uomini inciampano su ombre di nero ,
stanchi bevitori all’angolo
sorseggiano birre rosse .
Con il ricatto del vivere ci imbrogliano
ci salvano e poi ci buttano via.
Solo per un minuto , in un sabato
sorpreso dall’allegria dei volti che si voltano
carne in un barattolo che si compra ;
volo via
non è tempo di democrazia .
Fiume di nuvole nere
come occhi di donne nude
incatenate alla tempesta ;
ha tempo per sorridermi il cielo
mentre passeggio su gli argini.
Sui viali dell’ urlo,
urlo di treno
un giovedì notte grida
grida per un attimo un passante
uomini al lavoro
solo per non piangere.
Un dolore pronto ad osservarmi
figlio dei pensieri che si sommano
agonizzante e nostalgico
negli occhi chiusi del cane
si farà amare , ma tacerà per sempre.
Un minuto
domenica senz’ anima ,
occhi neri mi parlano
sono carbone da ardere
in un giorno decadente
sorpreso dall’allegria dei sorrisi che si voltano ,
chiuso nel mio barattolo
vado via
non ho il tempo per uccidere.
Ma quale dolore hai comprato
nel luminoso supermercato ?
Intelligenza e coraggio ,
talento buttato via
nel buio ,nella quasi poesia
nessuna parola ora è piu’ utile
sassi nel vuoto o sassi da un cavalcavia,
nessuna ironia ,non è tempo per sorridere .
Sorpreso dall’allegria delle donne che si voltano
aldilà della felicità ,
dei nuovi pantaloni ,
vado ad osservare il cielo
ci danzi tutte le notti .
Pronti a disegnare un cerchio ?
A costruire un vivere
dove nessuno chieda elemosine
dove si pensi alla vita
come un impiccato al suo collo.
Il mondo
ci avvolge tra le sue spine,
un letto di rose
una lacrima
bocche sfamate
nessun sangue blu
nessuna bandiera ,
oro che emerge dai detriti
dai rifiuti tossici in fiore.

martedì 19 ottobre 2010
giovedì 7 ottobre 2010
Parole scandite :
"....non si può tornare indietro
e devess'ere così
che l'ombra segua la luce
in danza implacabile e lenta...."
Ho disseppellito il mio metro preciso
per allontanarmi quanto bastava da voi
il giorno in cui
avevo più fame
e sete .
Cadono teste
e non è ancora battaglia
ad infuriare
è acqua nascente.
Nessun imbroglio
nessuno sbaglio
un'ala spezzata
fa di gabbiano
aquila.
domenica 3 ottobre 2010
venerdì 1 ottobre 2010
saldo
pietre posate, solo muovere
mentre mi giro, tra la gente indaffarata
sanno quelli che vagano, dove batte la mano
che non c'e` se non si cerca,
semplicità
che non ha ragione e non ha stimolo
come cera che non si scioglie e rinasce
come armi, meccanismi di unione
merda, morte e disillusione
svegliarsi con una nuova faccia
in un nuovo giorno
e per non avere più niente da perdere
crederci
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